British Virgin Island kite trip, Pitu kiteboards & Peter Lynn Kiteboarding

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pitukiteboards
view post Posted on 10/2/2012, 15:08







Il trip: Il progetto del viaggio è nato circa un anno fa, di ritorno dalle Bahamas, dove avevamo trovato spiagge meravigliose ma poco vento e tempreature primaverili. Stabilito che il periodo del trip dovesse essere a cavallo tra gennaio e febbraio, ci siamo messi alla ricerca di locations che mettessero d'accordo vela e kite. Requisiti: caldo, arcipelago di più isole piccole, possibilmente sabbiose e, infine, vento.
Le isole Vergini sono situate sotto Cuba, di fatto un proseguimento di Portorico. Rientrano già nel flusso dell'aliseo di NordEst, il che garantisce vento regolare tra i 13 e i 18 nodi giorno e notte.





L'arcipelago comprende isole grandi e una ventina di isolette più decine di mini isolotti. Metà sono Inglesi e metà Americane. Queste ultime sono più popolate ed è raro trovare un'isola senza abitazioni. Le isole Inglesi sono forse più “Vergini” anche se in realtà sono tutte private o parchi naturali.





Per visitare al meglio un luogo come questo, il catamarano a vela è sicuramente il mezzo più comodo. Abbiamo così noleggiato due leopard della The Moorings dalla base di Tortola per ospitare il gruppo di 18 persone. Il catamarano rispetto ad una barca a vela tradizionale ha dei vantaggi: molto spazio a bordo rispetto alla lunghezza, poca profondità di pescaggio (utilissima in quei mari pieni di bassi fondali e secche) e tanto posto per il rimessaggio dell'attrezzatura da kite.





I cat erano equipaggiati con 4 cabine doppie con bagno e 2 singole. A vela si raggiungono velocità di 10 nodi e la media è intorno agli 8 sia di bolina che al lasco. Il Leopard ha una bolina piuttosto buona e i trasferimenti sono stati fatti tutti a vela ,spesso ingaggiando tra le due barche piccole regate.





Stabilito un itinerario di massima, l'abbiamo modificato in base al vento, agli spot kite e alla bellezza dei luoghi. Abbiamo visitato Tortola, The Dog islands, Anegada, Neker, Jost Van Dyke, Virgin Gorda, Norman island e Great Camanoe. Assolutamente meritano una seconda visita nei prossimi anni.





info generali: nelle isole vergini britanniche, come in quelle americane la moneta correnta è il dollaro U.S.A. La temperatura a fine gennaio è calda, ma il vento è fresco. Nelle spiagge riparate dal vento, il caldo è torrido ma, in barca con 15 o più nodi di vento, occorre indossare una maglia e, la sera, una felpa. Sono frequenti piovaschi ma di brevissima durata.





Le isole sono molto ben curate e, sebbene scarsamente popolate, si trova tutto il necessario. L'arcipelago è decisamente una località molto ricca, molte isole sono private con ville da sogno ben integrate nel paesaggio. Un isola privata molto bella è Neker di proprietà di Mr Virgin: Richard Branson





Il mare è pescoso e vale la pena portarsi una canna da pesca adatta a pesci di grossa taglia. Per pescare è necessario richiedere una licenza in loco che costa 45 dollari.


 
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pitukiteboards
view post Posted on 10/2/2012, 19:35




Kitesurf: nelle 2 settimane trascorse a zonzo tra le isole abbiamo trovato sempre vento; un paio di giorni da 22/30kts, un paio da 10/12kts e, per il resto, 13/18kts. Buon per me che ho potuto testare tutte le vele che Peter Lynn mi ha dato a disposizione: Fury e Escape 7-9-11-13mt.






Abbiamo usato sempre la muta corta 3-2mm, ma sarebbe stato possibile uscire senza. Le scarpette non sono necessarie a meno che non si scarrocci sulla bariera corallina.






Durante il viaggo abbiamo visitato un solo spot raggiungibile da terra, tutti gli altri prevedevano l'arrivo in barca. La difficoltà media è piuttosto elevata, come in quasi tutti gli spot caraibici. E' necessaria la bolina e la capacità di alzare e abbassare il kite in spazi ristretti. Consiglio, per questo, di usare cavi corti da 21 mt.





Gli spot sono tutti con acqua piatta e vento quasi sempre off. In alcuni spot c'è onda ma è molto pericolosa da surfare a causa della barriera corallina appena sotto la superfice. Ho ancora i segni di quella di Neker... Mettete in preventivo qualche sbrego sulla tavola e qualche pinna rotta.





Edited by pitukiteboards - 11/2/2012, 16:09
 
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view post Posted on 11/2/2012, 16:13




Spot kitesurf


Dog islands:





Il primo kite spot visitato è stato Dog islands. L'isola ha una piccola baia per ancorare riparati dal vento e dalle onde e una piccola spiaggia buona per alzare i kite. Si esce sopravento al piccolo promontorio facendo attenzione al reef.








Si possono fare bordi nel canale tra le isole ed andare a visitare la spiaggia dell'isola di fronte. Sottovento al promontorio il vento è minimo e rafficato e va a calare perdendo acqua. Ritorno o in spiaggia o direttamente in barca.





Il primo assaggio dei nuovi kite Peter Lynn è stato con i 9mt, un ottimo inizio! Escape per me e Fury per il mio amico. Sarà il fatto del primo amore... ma l'Escape 9 blu e rosso è diventata subito la mia ala preferita.






Verso sera, dopo una merenda e uno scambio di kite, ci siamo goduti un tramonto da brivido con la luce che risaltava i colori dei kite.








Neker island:


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Nei giorni seguenti, con una bella veleggiata, ci siamo spostati a Neker island, una bellissima isola privata con foreste e spiagge bianche.
Abbiamo ormeggiato nella parte sud-ovest, protetti da un affioramento sabbioso con 3 palme solitarie buono per lanciare i kite.
Ci si può ancorare protetti e, con il dighy, sbarcare sull'isoletta. Su Neker vera e propria non gradiscono visite, specialmente se ci sono ospiti illustri.




Nell'isolotto abbiamo giusto lo spazio necessario per distendere le linee! Usciamo sottovento e teniamo il bordo esercitandoci con un po' di freestyle.





Dopo un po' di riscaldamento, con una buona bolina, aggiriamo il reef affiorante alla destra e ci portiamo sopravento dove frangono belle onde. Ma quanto spingono le onde dell'oceano!!! Sono onde piccole di poco più di un metro ma portano in surfata in maniera sorprendente. Le affonto con l'ormai fido Escape 9mt, lo parcheggio sventato e mi godo le discese in diagonale sorretto solo dalla tavola. Me le godo finchè improvvisamente mi accorgo che non c'è più acqua sotto il surfino.. un reef nascosto dall'onda emerge e, nonostante mi sia riuscito a fermare e a scendere dalla tavola, mi lascia un ricordo doloroso di Neker!




Tempo di tornare per leccarsi le ferite. Prima, però, con un bordo lunghissimo down wind, vado a vedere cosa c'è dietro l'isola vicina. Trovo la costa boscosa di Virgin Gorda e, in fondo, un posto paradisiaco che poi scoprirò essere Bitter End.




Edited by pitukiteboards - 15/2/2012, 17:55
 
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view post Posted on 11/2/2012, 19:57




Virgin gorda - Bitter end:il pricipe degli spot delle BVI.



Bitter End è un piccolo villaggio all'estremità ovest dell'arcipelago. E' raggiungibile con idrovolante o con le taxy boat dall'isola principale di Tortola. Ci sono un paio di ristorantini, un marina e la possibiltà di boe per l'ormeggio. E' possibile affittare windsurf, catamarani, derive. C'è anche una scuola di kitesurf.







Lo spot kite è situato appena fuori dal villaggio e si raggiunge a piedi in pochi minuti.







La spiaggia è microscopica, si riescono a montare 3-4 kite che già non si vede più la sabbia. Un gancio ad una palma è a disposizione per il decollo in solitario. Se la spiaggia è piccola, almeno il mare è poco profondo, per cui si alza benissimo camminando in acqua.






Già dal primo bordo si capisce che qua la parola d'ordine è freestyle! Mare liscio vento teso intorno ai 20 nodi. E' l'occasione per montare l'Escape 7mt. Faccio bordi nel canale e provo qualche manovra nuova.




Per me è la prima volta che sgancio e ci provo.. Via con un primo Riley, sbam.... altro bordo, altro botto, ma questo Escape non mi mette in soggezione, mi spinge ad osare di più, c'è il fotografo che scatta a ripetizione... e allora... massì se mi spacco amen.. sgancio, prendo la barra a bacchetta, l'ecape 7 parte da radente all'acqua ed entra un un loop vorticoso e strettissimo, appena supera lo zenith il tiro diventa enorme ed è il momento di saltare e impostare un backroll... è così che nelle istruzioni spiegano l'F16?? con la 7 e 20 nodi è perfetto! Beh.. non è perfetto l'atterraggio... ma il sorriso per aver osato non sono riusito a togliermelo per un po' e, anche adesso che scrivo questa esperienza, mi è tornato da orecchio ad orecchio.






Lo spot merita più giorni, chiediamo per curiosità il prezzo di affitto delle villette in legno su palafitte che si affacciano proprio sopra lo spot: 1200$ a notte.... sconto a 7000$ per una settimana! Però hanno 4 comodi posti letto!!




Il giorno dopo è da 9mt. Di nuovo riscaldamento e poi facciamo un po' di show per i nostri fotografi: kiteloop e strambate fino a sera. L'Escape 9 mi piace proprio, ve l'ho già detto?







La sera ,Tropical pizza nel pub sulla spiaggia, dove la pizzaiola di colore si merita un applauso da parte di tutto il nostro equipaggio!





Edited by pitukiteboards - 15/2/2012, 18:30
 
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view post Posted on 18/2/2012, 17:42




Jost Van Dyke - Sand Spit:

Spot raggiungibile solo con imbarcazione.


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Nei giorni seguenti, navigando verso Jost Van Dyke approdiamo a sand spit. Lo scenario è incredibile:: una piccola isola di sabbia con al centro una mini foresta tropicale. Ormeggiamo e subito prepariamo il fury 13 per una suggestiva session al tramonto.



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La sera grosse ombre passano sotto il catamarano e, quel che abbocca alla canna da pesca, porta via tutto, unica preda per la cena: un piccolo tonnetto da 5 kg...


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La mattina dopo un grosso barracuda solitario aspetta affamato il primo dei bagnanti! Per quasi un ora è stato a girare tra i due scafi del catamarano.
Sottoriva molte razze, pesci napoleone, sogliole e calamari.


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Questo spot ci ha incantato, ci si può divertire a saltare o, attraversando velocemente l'isola, uscire nel canale di mare aperto. Qua niente ostacoli, il nulla sopravento e un intero oceano per scarrocciare sottovento. Veramente un buon posto per imparare, i miei allievi, purtroppo, si sono rifiutati di fare body drag, per paura di essere mangiati da qualche pesce. Peccato.. con qualche amo attaccato ai piedi, avremmo facilmente potuto portare a casa la cena!


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In questo viaggio abbiamo visitato isole selvagge e spiagge solitarie, per apprezzare al massimo queste condizioni, oltre ad una buona abilità nel kitesurf, è indispensabile avere kite affidabili e divertenti. Ringrazio Peter lynn kiteboarding per aver creato i Fury ed Escape così piacevoli, maneggevoli e dalla ripartenza immediata. Questo ci ha permesso di uscire in sicurezza da spot molto belli ma altrettanto difficili.

Sono, inoltre, molto soddisfatto delle mie tavole; Il surfino Rocket si è dimostrato ancora una volta favoloso e robustissimo nei salti e... nei coralli. La tavola divisibile Split Kitetripper ha retto tutte le manovre che sono stato capace di eseguire.


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